raffaele solaini
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Nemesi, o prevedibile conclusione di una parabola politica, iniziata fin da subito all’insegna di curiosità un po’ pruriginose e di bassa lega? È difficile dire nel caso di Vladimir Luxuria, il cui profilo è sempre stato in bilico fra la proposta politica, forte ma concreta, e la boutade mediatica a tinte scandalistiche. Certo è che il deputato Wladimiro Guadagno aveva fatto il possibile per dimostrarsi membro degno e formalmente irreprensibile del Parlamento, prendendo le distanze da caricature eccessive e di comodo. Ora, smessi gli abiti istituzionali, tornato ad essere solo Luxuria, si appresta a prendere parte alla prossima edizione dell’Isola dei Famosi.

Una scelta triste e un po’ masochistica: torneranno al centro dell’attenzione gli aspetti più futili e sgradevolmente intimi del personaggio. Continueranno, in un diverso contesto, discussioni simili a quelle iniziate alla Camera, su quali bagni siano più appropriati per un transgender. Soprattutto, l’ambientazione naturalistica metterà in difficoltà una persona che con la propria natura ha lottato e che, non ha caso, ha già espresso il desiderio di portare con sé un rasoio. Per difendere, anche in condizioni avverse, l’immagine di sé che ha scelto. Verrà messa a repentaglio la maschera, la persona. Ne uscirà ferito quel profilo sociale, ancor prima che istituzionale, che Luxuria era mirabilmente riuscita a darsi. Il dubbio è che, cessato di rappresentare i propri elettori, non sia più in grado di rappresentare neanche se stessa.

La sorte di Luxuria, però, non riguarda solo Luxuria. Non più, da quando è divenuta simbolo di un mondo sommerso che cerca visibilità e riconoscimento. Non più, dopo aver accettato un seggio in Parlamento fra le fila della sinistra radicale, con la quale sembra condividere il medesimo destino. Paracadutati tutti su un’Isola dei Dispersi, sulla quale si organizzano congressi per discutere della bontà del Lambrusco, mentre le lotte fratricide rimangono neanche troppo sotto traccia. Quando la politica si riduce al gossip e si scatenano le faide interne, sarebbe ingeneroso caricare sulle spalle del solo Wladimiro Guadagno la responsabilità di uno scatto di reni. E tuttavia, sarebbe una bella sorpresa se proprio Luxuria, la più chiacchierata fra gli ex deputati, rifiutasse di trasformarsi in un abitante dell’Isola.

In fondo, la differenza fra quella difficile messa in scena che è la vita e lo spettacolo in versione reality è che nella vita si può decidere quale parte avere in commedia. Nei reality, invece, occorre solo seguire il copione, per non infrangere la verosimiglianza della rappresentazione. Luxuria potrebbe scegliere, per esempio, di non andare sull’Isola.

LUXURIA SULL'ISOLA
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(Affaritaliani.it, 25-07-2008)